Il capolavoro del maestro del cinema d'animazione giapponese Miyazaki (La città incantata, Ponyo sulla scogliera...) esce finalmente sul grande schermo a quasi vent'anni dalla sua realizzazione. Nel corso della serata animazione e giocoleria con la Compagnia Barabba.
Esce in Italia con quasi vent'anni di ritardo questo capolavoro del cinema d'animazione firmato dal maestro giapponese Hayao Miyazaki (La città incantata, Ponyo sulla scogliera). Siamo in Italia, nel periodo tra le due guerre mondiali. Un misterioso pilota di aerei dalle sembianze di maiale, detto Porco Rosso, è il terrore dei pirati dell'Adriatico, almeno finché questi non si affidano all'americano Curtis, avventuriero spavaldo che sfida Porco Rosso a duello. Quello che a prima vista potrebbe apparire come uno dei lavori più scanzonati di Miyazaki, è al contrario la perfetta cartina di tornasole per cogliere alcuni temi portanti della sua poetica. Sotto le vesti del divertissement, ecco spuntare il lato più politico e libertario del regista nipponico, incarnato nell'anarchico escapismo di Porco Rosso, eroe senza tetto né legge che rifiuta ogni forma di omologazione. Su tutte quella fascista del regime che avanza, infestando la sua bella Italia (“meglio porco che fascista” è una delle frasi cardine del film) fagocitandone le diversità.