di John Cameron Mitchell con Nicole Kidman e Aaron Eckhart
Una meritatissima nomination all'Oscar per Nicole Kidman come migliore attrice. Il nuovo film del regista di "Shortbus" racconta la crisi di una coppia ferita dal lutto senza sentimentalismi e moralismi, con uno stile asciutto ma non meno trasgressivo di quello dei suoi precedenti lavori.
Becca e Howie sono una delle tante coppie benestanti delle villette residenziali del Queens, ma da mesi le loro vite sono come sospese. Da quando il figlio è stato investito da una macchina, i due hanno sviluppato un meccanismo opposto di rimozione che liallontana sempre più. Lui comincia a legare con un'altra donna, lei decide di aprirsi con il giovane che era alla guida della macchina quel giorno fatale... Il regista di "Hedwig" e "Shortbus" sembra realizzare un film lontano dalle colorate trasgressioni dei suoi precedenti, entrando in una "tana del coniglio" in cui si elabora il più insopportabile dei lutti. E così sarebbe se sotto non dimorassero pulsioni in contrasto con le convenzioni del tragico e con il sentimentalismo universale. La “tana” diviene così un doppio luogo perfettamente coerente con i trasgressivi universi del regista: da una parte un mondo alternativo all'ipocrisia e alla finzione programmatica di Hollywood; dall'altra, una via di fuga per desideri ben distanti dal moralismo dei benpensanti.