di Terrence Malick con Sean Penn e Brad Pitt (USA, 2011 - 139')
Palma d'Oro al Festival di Cannes 2011. Il grande Terrence Malick firma il suo capolavoro. "Il più straordinario dei film visti in concorso... un Amarcord texano di rara poesia" (La Repubblica); "Quanti film ci regalano l'emozione di penetrare in una dimensione dell'anima?" (La Stampa).
Texas, anni '50. Jack cresce tra un padre autoritario e una madre dolce e protettiva. Stretto tra due modi dell'amore forti e diversi, diviso tra essi per tutta la vita e costretto a condividerli con i due fratelli che vengono dopo di lui. Poi la tragedia, che moltiplica le domande di ciascuno. La vita, la morte, l'origine, la destinazione, la grazia di contro alla natura. L'albero della vita che è tutto questo, che è di tutte le religioni e anche darwiniano, l'albero che si può piantare e che sovrasta, che è simbolo e creatura, schema dell'universo e genealogia di una piccola famiglia degli Stati Uniti d'America, immagine e realtà. L'attesa della nuova opera di Malick, uno degli sguardi più dotati e personali del cinema d'oggi, è ricompensata da un film tanto esteso, per la natura dei temi indagati, quanto essenziale. Del film si mormorava addirittura che avrebbe riscritto la storia del cinema e in un certo senso "The Tree of Life" fa anche questo: non sarà nuovo ma rinnova, ritrovando un'emozione primigenia, fondendo ricordo e speranza.