domenica 23 novembre dalle ore 20.30 Auditorium S. Gaetano, via Altinate (Padova)
L'UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI + TAKING ROOT
Due proiezioni in occasione della Festa degli Alberi, iniziativa promossa dal Settore Verde Parchi Giardini e Arredo Urbano del Comune di Padova in collaborazione con CUC e Festival Cinemambiente. Alle ore 20,30 "L'uomo che piantava gli alberi" e a seguire, alle ore 21,00 circa, "Taking Root: the Vision of Wangari Maathai. Ingresso libero.
ore 20.30
L'UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI
di Frederic Back (Canada, 1987 - 30')
Come un'intera regione, desolata e arida, disabitata e sferzata dal vento, possa tornare a vivere grazie a un solo uomo. Elzéard Bouffier, solitario pastore ritiratosi sulle montagne del sud della Francia, agli inizi del Novecento inizia un segreto rimboschimento, piantando col suo bastone appuntito migliaia di ghiande. In un'epoca di guerre e distruzione, l'uomo si dimostra ancora capace di generare la vita, anche con gesti semplici. Delicato inno alla speranza tratto dall'omonimo libro di Jean Giono, graficamente affascinante e innovativo, L'uomo che piantava gli alberi ha vinto il premio Oscar per il migliore cortometraggio d'animazione nel 1988.
a seguire, alle ore 21.00 circa
TAKING ROOT: THE VISION OF WANGARI MAATHAI
di Lisa Merton e Alan Dater (USA, 2008 - 80')
Al centro del documentario la figura di Wangari Mathaai, la prima africana a ottenere il Premio Nobel per la pace per le lotte del Green Belt Movement. Dopo gli studi accademici, il riavvicinamento con le contadine tra cui era cresciuta, le ha fatto aprire gli occhi sui problemi del Kenya: impoverimento del suolo, scarsità di acqua potabile, malnutrizione infantile, problemi legati ad altre emergenze: la deforestazione o l’analfabetismo, su cui incombeva l’ombra di interessi economici inattaccabili, tenuti nascosti dal regime di Daniel Arap Moi. Il documentario mostra, con rari materiali d’archivio e interviste, la lotta di Wangari Mathaai per la sensibilizzazione e l’informazione nel proprio paese.
“Quella di Wangari è una vita esemplare che il mondo doveva conoscere. Nessuna storia ci ha colpito, commosso e ispirato come la sua. Non solo per quello che ha realizzato, ma anche per il modo di fare, la presenza, la capacità di raccontare. Lei era dentro alla storia che raccontava il sogno di ogni regista! Era incantevole, divertente, simpatica, espressiva e piena di vitalità. Mai prima abbiamo incontrato una persona di tale coraggio, disposta a morire per la verità.” Alan Dater, Lisa Merton