di Alejandro G. Inarritu con Javier Bardem e Maricel Alvarez
Premio per il miglior attore a Cannes a Javier Bardem. Nomination all'Oscar per il miglior film straniero. Una vita precaria, lo sfruttamento del lavoro dei clandestini, l'amore di un padre per i suoi figli... un dramma lucido e partecipe nella Barcellona degli emarginati.
Uxbal vive di manodopera clandestina, ha due figli che ama e un rapporto conflittuale con la moglie. L'uomo si trova spesso a confronto con la morte, in comunicazione con la vita nell'aldilà ma, gravemente malato, vive in attesa della sua... Alejandro Gonzalez Inarritu (Amores perros, 21 grammi, Babel) porta sullo schermo una storia complessa e profonda, realizzando così il film della maturità, sorretto da una sceneggiatura forte che non sente più la necessità di incastri di montaggio e artifici vari per occultare i vuoti di scrittura. Si mette a nudo e lascia scorrere libere le emozioni in una Barcellona lontanissima dalle immagini da cartolina cui il cinema ci ha abituati. Emozioni forti, immagini potenti e un protagonista tanto intenso quanto realistico nel suo raccontare di una paternità fortemente sentita e di una vita che scivola via. Un film cupo? "Niente affatto, - tiene a sottolineare il regista messicano - anzi è molto positivo, pieno di speranza".