di Marco T. Giordana con P. Favino e V. Mastrandrea (I, 2012 - 129')
Il regista de "I cento passi" affronta un'altra pagina oscura della nostra storia: la strage di piazza Fontana. Nel corso della serata presentazione dei libri "Piazza Fontana" e "Piazza della Loggia".
Vincitore di tre David di Donatello 2012. Milano, 1969. Giuseppe Pinelli è un ferroviere anarchico appartenente al Circolo Ponte della Ghisolfa. Luigi Calabresi è vice-responsabile della Polizia Politica della Questura di Milano. Impegnati su fronti opposti si incontrano e si scontrano tra manifestazioni e convocazioni. Dopo l'esplosione della bomba a Piazza Fontana, che provoca 17 morti e 88 feriti, Pinelli viene concocato e interrogato per tre giorni e muore in circostanze misteriose precipitando dalla finestra dell'ufficio di Calabresi. Ancora una volta il regista Marco Tullio Giordana affronta una pagina scomoda e dolorosa della storia del nostro paese, come già aveva fatto con film come “Pasolini, un delitto italiano” e “I cento passi”. Liberamente tratto dal libro “Il segreto di Piazza Fontana” di Paolo Cucchiarelli, “Romanzo di una strage” è uscito nelle sale accompagnato dalla frase di lancio “La verità esiste”. Ma è proprio su questa presunta verità e sulla ricostruzione storica degli eventi che si è scatenato il dibattito.