di L. Von Trier con K. Dunst e C. Gainsbourg (DK, 2011 - 130')
Premio per la migliore attrice a Kirsten Dunst a Cannes. Il regista danese realizza un film magnetico, affascinante, probabilmente il suo capolavoro, diretto in modo magistrale e con un cast eccellente.
Con questo suo ultimo film il regista danese Lars Von Trier ha fatto incetta di premi ai festival di tutto il mondo: vale la pena di ricordare tra i tanti almeno il premio come migliore attrice a Cannes per Kirsten Dunst e i tre premi agli European Film Awards. Un film magnetico, inquietante e affascinante come il pianeta Melancholia, che getta una fredda luce azzurra sulla Terra al suo passaggio, parallelo al “mal di vivere” dei suoi protagonisti. Justine e Claire, sorelle un tempo molto unite, da un po' si stanno allontanando. Poco dopo la cerimonia in cui Justine ha sposato Michael, la donna piomba in un improvviso stato di malinconia e qualcosa in lei si rompe definitivamente, costretta com'è ad una vita che non le appartiene, risucchiata dalle convenzioni borghesi., al centro di una messinscena voluta da altri. Lars von Trier pare voler segnare l'ennesimo punto a capo di una carriera multiforme e coerente, con una maturità e una consapevolezza che stupiscono e che colpiscono diritte al cuore dello spettatore.