di Norberg-Hodge, Gorelick e Page (USA/F/G/GB, 2011 - 67')
Un documentario-manifesto, 8 scomode verità sulla globalizzazione. La proiezione sarà preceduta dalla presentazione del libro "Il disagio dell'inciviltà - psicanalisi, politica, economia" di Ettore Perrella.
La proiezione del film sarà preceduta dalla presentazione del libro "Il disagio dell'inciviltà - psicanalisi, politica, economia" di Ettore Perrella (ed. Screenpress). Sarà presente l'autore.
IL LIBRO: La lunga e difficile crisi economica attuale è anche una crisi antropologica, della quale la psicanalisi non può non tenere conto. Questa crisi, in effetti, rischia di cancellare lo stesso riconoscimento sociale dei principi etici che stanno alla base della formazione degli psicanalisti, oltre a rendere sempre più incerta la stessa possibilità di sopravvivenza della loro pratica, a causa del progressivo impoverimento della classe media. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, che per la prima volta ha assimilato totalmente la psicanalisi alle psicoterapie regolamentate legalmente - facendo così ciò che la stessa legge che istituiva l'Ordine degli psicologi non aveva fatto -, pone tutti gli psicanalisti dinanzi all'urgenza d'una chiara decisione politica: o ci si allinea sulle posizioni del legalismo psicologico (un vero proprio mostro antropologico, che solo l'inciviltà della cultura dell'informazione poteva partorire), o si fa di tutto, pubblicamente, per ricordare che il corporativismo professionale non è che una componente di quello pseudo-liberismo che ha prodotto l'attuale crisi economica e che ha difeso gl'interessi di pochissimi, riducendo progressivamente i diritti.
L'ECONOMIA DELLA FELICITA': Dopo il lancio a Seattle, New York, Oslo, Tokyo, Hong Kong, Londra e New Delhi, arriva finalmente anche in Italia il film L'economia della felicità. L'economia della felicità offre non solo un analisi a tutto tondo della globalizzazione, ma anche un potente messaggio di speranza per il futuro. I pensatori e gli attivisti che sono intervistati nel film vengono da ogni continente e rappresentano gli interessi della più grande maggioranza di persone sul pianeta. Il loro messaggio è chiaro: se vogliamo rispettare e rivitalizzare la diversità - sia biologica che culturale - dobbiamo tornare a localizzare l'attività economica. Essi sostengono che la Transizione Sistematica - dall'economia globalizzata a quella locale - è quasi una formula magica che ci permetterà di ridurre la nostra impronta biologica e, allo stesso tempo, ci permetterà di aumentare il benessere dell'uomo. Quando le persone cominciano a capire il nesso tra cambiamento climatico, instabilità economica globale e la loro personale sofferenza - stress, solitudine, depressione - allora c'è davvero la potenzialità di un movimento che cambia il mondo. Illustrando la ricchezza secondo una diversa prospettiva, il film illustra queste connessioni spesso nascoste. Il film va oltre le analisi ristrette del pensiero dominante, per dimostrare che non esiste un antagonismo tra bisogni dell'uomo e bisogni della Terra. La resistenza all'ulteriore globalizzazione economica sta creando nuove e potenti alleanze: esponenti dell'ecologia profonda si alleano ai sindacalisti, imprenditori indipendenti ai piccoli contadini. Alla radice, la localizzazione sta creando dei ponti tra le divisioni: sta portando insieme la gente, al di sopra delle separazioni etniche, religiose, economiche ed anche partigiane. Portare l'economia vicino a casa non solo ci salverà dalla catastrofe ambientale ed economica, ma ci aiuterà a riscoprire quelle relazioni essenziali - sia con il mondo vivente che con i nostri simili - che danno alla nostra vita significato e gioia. La regista è la scrittrice ed attivista Helena Norberg-Hodge vincitrice del Right Livelihood Award, o Premio Nobel alternativo - è autrice di Il Futuro nel Passato tradotto in più di 42 lingue. Scrive per The Ecologist, Resurgence, and YES! Magazine, ed è membro della International Commission on the Future of Food and Agriculture.