Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman sono i protagonisti di questo film di Dino Risi (1971), una delle più pungenti commedie italiane degli anni '70. I temi trattati sono di grande attualità e non possono sfuggire accostamenti a personaggi dell'Italia di oggi.
Mariano Bonifazi, magistrato modesto ma integerrimo, è nemico giurato di tutte le storture delta società moderna: dalla specutazione edilizia all'inquinamento industriate. Un giorno gli viene affidata l'inchiesta sulla morte di una giovane tossicomane, Silvana, avvenuta in circostanze sospette. Durante un interrogatorio dei genitori della ragazza, Bonifazi individua un facoltoso e potente industriate, Lorenzo Santenocito, che si serviva di Silvana per intrattenere i clienti. Lorenzo Santenocito è un uomo brillante ma senza scrupoli e cerca in ogni modo di bloccare l'inchiesta di Bonifazi o di provare la propria innocenza, arrivando anche a far rinchiudere in manicomio il vecchio padre che aveva rifiutato di procurargli un falso alibi per la serata in cui era morta Silvana. Il giudice riesce comunque a demolire un altro falso alibi escogitato dal suo antagonista e lo fa arrestare, nel mezzo di una festa...
Dopo "I mostri", un nuovo fortunato incontro tra gli attori Gassman e Tognazzi, il regista Dino Risi e gli sceneggiatori Age & Scarpelli. Tra gli interpreti anche una giovanissima Agostina Belli.