Archivio : GIORNATE DI CINEMA E CULTURA OMOSESSUALE 2011
La foto è tratta dal film peruviano "Contracorriente", vincitore di 39 premi ai festival internazionali. Il film è in programma al Cinema Astra martedì 10 maggio.
GIORNATE DI CINEMA E CULTURA OMOSESSUALE 2011
Dal 14 aprile all’11 maggio si terrà a Padova la 16° edizione delle Giornate di Cinema e Cultura Omosessuale, manifestazione nata nel 1994 dopo l'approvazione al Parlamento Europeo della "Risoluzione sulla parità di diritti per gli omosessuali nella Comunità".
Come ogni anno la Giornate ospiteranno una selezione di film inediti in Italia provenienti dal Torino GLBT Film Festival, il più importante festival europeo dedicato al cinema con tematiche omosessuali. Le proiezioni si terranno martedì 10 e mercoledì 11 maggio al Cinema Astra in via Tiziano Aspetti a Padova. Tra i film in programma quest'anno, il peruviano “Contracorriente” (vincitore di ben 39 premi ai festival internazionali, tra i quali il Premio del Pubblico al Sundance Film Festival) e l’algerino “Quelque jours de repit”. Tra i documentari, lo spagnolo “El muro rosa”, che racconta la persecuzione di gay e lesbiche nella Spagna franchista. Un sezione delle “Giornate” sarà dedicata alla Cina con il documentario “Shangai Rainbow” (che testimonia l’apertura del regime cinese alle battaglie sui diritti civili e della comunità GLBT alle prese con la “lunga marcia” verso la propria consapevolezza) e "Wu Yan Hua, Mi Le Guo", sorprendente film che racconta una storia d'amore tra uomini in una Cina completamente fuori da ogni cliché.
Le due giornate di cinema all'Astra sono precedute da altri appuntamenti, a partire dal 14 aprile con la presentazione al Fahrenheit 451 di "Maya", quattro brevi film della regista Maya Deren con le musiche composte ed eseguite dal vivo da Alberto Polese e Alessandro Fedrigo.
Evento speciale il 6 maggio alla Sala degli Anziani di Palazzo Moroni: sarà ospite delle Giornate di Cinema e Cultura Omosessuale Stuart Milk, leader del movimento glbt americano, consigliere di Obama e nipote di Harvey Milk, il sindaco gay di San Francisco assassinato nel 1978 la cui storia è narrata nel celebre film "Milk".
Tre gli appuntamenti con la fotografia e l'arte: il 4 maggio da Bertelli's espone Luca Scola, il 7 maggio da Da From Elisa Ragazzi e l'8 maggio (in uno spazio inedito che apre le sue porte appositamente per le Giornate di Cinema e Cultura Omosessuale) Barbara Rizzi, Valentina Nieli e Barbara Fragogna. A presto!
Quattro brevi film della regista Maya Deren musicati dal vivo da Alberto Polese e Alessandro Fedrigo. Nel corso della serata (realizzata con la collaborazione di Chimere) sarà presentato il programma del festival.
Incontro con Stuart Milk, leader del movimento glbt americano, consigliere di Barak Obama e nipote del politico e attivista gay Harvey Milk, assassinato a San Francisco nel 1978, alla cui vita è ispirato il film "Milk" di Gus Van Sant con Sean Penn. Nel corso della serata sarà presentato il film "Angels on Death Row" di Alessandro Golinelli e Rocco Bernini, una testimonianza sulla pena di morte in Iran che parte dal racconto del caso di Ebrahim Hamidi, 21enne condannato a morte per presunta omosessualità. Saranno presenti: Stuart Milk - Fondatore della Harvey Milk Foundation Aurelio Mancuso - Presidente di Equality Italia Alessandro Golinelli - Scrittore e regista I rappresentanti di Amnesty International Coordina il dibattito Daniela Ruffini, Presidente del Consiglio Comunale di Padova
Shangai Rainbow di Shen Weiwei (Cina 2010, durata: 60') Sotto la guida di un gay americano che vive a Shangai, uno sguardo sul mondo omosessuale della città. Le palestre, i ristoranti, i locali notturni, un cineclub, un circolo letterario, i suoi protagonisti, l’aggraziato ballerino di un nightclub, gli studenti della Shanghai Jiaotong University impegnati a sensibilizzare l’opinione pubblica, i volontari che distribuiscono preservativi nei parchi, i “privilegi” sociali dei gay benestanti rispetto a quelli che ancora temono il coming out e, controvoglia, continuano a sposarsi, un matrimonio “dimostrativo” tra due ragazzi e due ragazze. Un documentario che testimonia l’apertura, ancora semi-ufficiale, del regime cinese alle battaglie sui diritti civili e della comunità GLBT alle prese con la “lunga marcia” verso la propria consapevolezza.
Wu Yan Hua, Mi Le Guo di Shen Weiwei (Cina 2011, durata: 48') In una Cina completamente fuori da ogni clichè, una storia d’amore e sesso di grande intensità, che ha il coraggio di affrontare invece gli stereotipi dei rapporti d’amore fra uomini. Con una lucidità che la rende universale, esattamente come i suoi protagonisti. Ipocrisia, finzione, paura, prostituzione, desideri in un ambiente ricco e “occidentale”, per un film davvero sorprendente.
- ore 21.30:
Contracorriente di Javier Fuentes-Leòn (Perù 2009, durata: 100') Film vincitore di 39 premi ai Festival internazionali, tra i quali il Premio del Pubblico al Sundance Film Festival. Una storia d’amore e fantasmi ambientata in uno sperduto villaggio di pescatori sulla costa del Perù. Miguel è un giovane marinaio sposato con Mariela, da cui aspetta un figlio. Il matrimonio è una copertura che nasconde la sua relazione segreta e passionale con un uomo, Santiago, un pittore malvisto dalla comunità per le sue idee aperte sulla sessualità. Santiago vive isolato, lontano da tutti. Quando annega accidentalmente e scompare tra le acque, egli continua ad apparire a Miguel (e solo a lui), uno spettro condannato a vagare senza pace finché il suo corpo non sarà seppellito. Per onorare il suo vero amore, Miguel dovrà rivelarsi. Tra "Donna Flor e i suoi due mariti" e "Ghost", una splendida metafora sull’invisibilità e una narrazione “irreale” e fantastica nella tradizione della letteratura e del cinema sudamericano.
El muro rosa di Enrique Dal Pozo e Julian Lara (Spagna 2010, durata: 55') La memoria storica delle torture, persecuzioni e morti degli omosessuali e delle lesbiche in Spagna durante la dittatura di Franco è lo spunto per raccontare la discriminazione e l’omofobia nel resto del mondo. I protagonisti di quell’epoca rievocano i tempi nei quali essere gay costituiva un crimine e la Chiesa si mostrava del tutto indifferente ma anche il mondo del cinema (o della moda) rimaneva in silenzio. Ora che la Spagna è addirittura un modello nell’evoluzione del costume e per le conquiste ottenute dalla comunità Glbt, è importante ricordare alle nuove generazioni il prezzo che le vecchie hanno pagato. Uno dei registi del film, Enrique del Pozo, è un cantante e attore famoso in patria e apertamente bisessuale.
Nebenan di Luise Brinkmann (Germania 2010, durata: 21') In un appartamento condiviso da giovani lesbiche tutte hanno un segreto. Ma non ogni coinquilina conosce quello dell’altra. E poi a cena arriva un’ospite con un segreto ancora...
Mann Mit Bart di Maria Pavlidou (Germania 2010, durata: 12’) Un uomo senza barba non è un uomo: così la nonna di Meral le ripete quotidianamente. E Meral dimostrerà a lei e al padre, ancorato alle idee maschiliste della sua patria d’origine, la Turchia, di aver capito perfettamente la lezione. E di aver scelto per sé un destino in barba ai pregiudizi della famiglia, come accade ai giovani immigrati di seconda o terza generazione.
Dinero fácil di Carlos Montero Castiñeira (Spagna 2010, 15’) Prostituirsi sembra un modo molto facile per fare soldi. Ma non se si viene scambiati dal cliente per un killer professionista e tanto meno se poi il killer professionista arriva davvero. E se minaccia di ucciderti per quello che ormai sai. Un film davvero convincente sullo scambio di ruoli, sul sadismo, sull’inganno e sull’incredibile potere del denaro e su quello che può comprare.
- ore 21.30
Que el mundo sepa de mí di Mariana Giordano (Argentina 2010, 14’) Una ragazza ha un modo tutto suo per far sì che il mondo sappia di lei. Lo canta: alla madre, al padre, alle amiche, al vicinato. Senza paura. Da ascoltare a tutto volume.
Santiago del otro lado di Mauro Mueller (Messico 2011, 11’) Lucia partecipa a una festa con il suo fidanzato di lunga data, Santiago, un aitante ragazzo che si mostra geloso e incapace di rispondere al machismo senza mostrarne altrettanto. La serata è allegra e divertente fino a che Lucia non scopre qualcosa di sconvolgente. Qualche volta la vita presenta una sorpresa, altre volte due. Ma l’ipocrisia ha sempre la stessa faccia e miete sempre le stesse vittime.
Quelque jours de repit di Amor Hakkar (Algeria/Francia 2010, 80’) Dopo essere fuggiti dall'Iran, dove la loro relazione equivale ad una sentenza di morte, Hassan e Mohsen, una coppia gay, arrivano clandestinamente in Francia, in un paese di provincia. Mentre aspettano il treno per Parigi, Mohsen fa amicizia con Yolande, che gli offre un lavoro e inizia a provare un interesse per lui. Ma la generosità della donna e una malaugurata casualità cambieranno il destino di tutti. Il regista Amor Hakkar dirige (e interpreta) un film che è quasi un giallo e, come in una parabola, racconta la precarietà che perseguita le vite in bilico di chi è costretto a scappare da una realtà spietata. Nel ruolo di Yolanda, Marina Vlady una delle attrici simbolo del cinema d’autore degli anni Sessanta (L’ape regina di Marco Ferreri, Due o tre cose che so di lei di Jean-Luc Godard).
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Biglietti Cinema Astra: biglietto unico per tutte le proiezione della giornata euro 7,50
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